invalidi

Potrebbero cambiare a breve le regole sull’assegno di invalidità per i lavoratori e le lavoratrici. In una recente nota l’Inps ha chiarito che tutti coloro che percepiscono questo sostegno, ma hanno un lavoro subiranno un taglio di 287 euro. Un’interpretazione opposta a quella usata fino ad oggi.

In ogni caso riteniamo che questa decisione non impatterà sul Trentino visto che le misure di sostegno per gli invalidi sono di competenza provinciale, dunque gestite autonomamente sul nostro territorio. E’ importante però che la Provincia prenda posizione e chiarisca in modo definitivo questa questione.

Nella nota Inps del 14 ottobre l’Istituto specifica che "l'assegno mensile di assistenza […] sarà liquidato, fermi restando tutti i requisiti previsti dalla legge, solo nel caso in cui risulti l'inattività lavorativa del soggetto beneficiario”. In altre parole restano fuori tutti coloro che fanno anche piccoli lavoretti che producono un reddito di 4931 euro lordi l’anno.

Una scelta che la Cgil e Inca stanno contestando a livello nazionale. “Si tratta di una cosa molto grave, poiché vengono colpiti i più fragili, coloro che hanno già pagato duramente le conseguenze dell’emergenza sanitaria. L’assegno di invalidità riguarda le persone più povere con disabilità gravi, quelle che hanno un reddito annuale pari o inferiore a 4.931 euro. Le attività di queste persone con disabilità sono attività terapeutiche o formative e con piccoli compensi, che difficilmente superano il tetto previsto. Togliere l’assegno di invalidità alle famiglie è un atto ingiusto”.

 

Trento, 25 ottobre 2021